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Birraio nel birrificio

Fermentazioni spontanee

Il vino ottenuto da fermentazioni con lieviti indigeni è un’espressione autentica del territorio e delle caratteristiche uniche di ogni vigneto. I lieviti indigeni, presenti naturalmente sulla buccia dell’uva e nell’ambiente della cantina, avviano spontaneamente la fermentazione senza l’aggiunta di lieviti selezionati industrialmente. Questo metodo è apprezzato per la sua capacità di conferire al vino maggiore complessità aromatica e una vera identità territoriale.

L’uso di lieviti indigeni rende la fermentazione meno prevedibile e più lenta rispetto ai lieviti selezionati, ma permette di ottenere vini con sfumature uniche, influenzate dal microclima e dall’ecosistema della vigna. Tuttavia, questo processo richiede un’attenzione particolare da parte del vignaiolo, che deve monitorare con cura l’andamento della fermentazione per evitare deviazioni indesiderate o arresti improvvisi.

I vini fermentati con lieviti indigeni tendono ad avere una maggiore espressività e complessità gustativa, con profili aromatici più sfaccettati e meno standardizzati. 

Oltre a esaltare le caratteristiche del terroir, l’uso di lieviti indigeni contribuisce a valorizzare la biodiversità e a ridurre l’impatto ambientale della produzione vinicola, rendendo questi vini una scelta consapevole per chi cerca autenticità e sostenibilità.

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